Diagnosi dell'ansia

Misurazione dell’ansia

Misurazione dell'ansia. Tecniche di assessment. Test dell'ansia
Scritto da Adriano Legacci

Tecniche e strumenti (scale e test) per la diagnosi e la misurazione degli stati d’ansia e delle manifestazioni cliniche associate. Fai un test.

Misurazione dell’ansia. Tecniche di assessment.

La valutazione diagnostica, come suggerisce Lingiardi (1991), deve fondarsi primariamente su un “ragionamento semeiologico analitico” (p. 16): esso prevede in primo luogo un’ attenta analisi dei differenti aspetti dell’ansia che, solo quando saranno adeguatamente integrati tra loro, potranno convalidare l’impressione globale che il diagnosta ha ricavato dalle manifestazioni cliniche osservate.

L’utilizzo di specifiche scale di valutazione dell’ansia ha generalmente lo scopo di stabilire se l’ansia presenti le caratteristiche di uno stato emotivo stabile e persistente (ansia di tratto) o piuttosto di una condizione temporanea riferita ad un determinato momento o situazione (ansia di stato).

Lingiardi (1991), nell’ambito del ragionamento semeiologico analitico, suggerisce di cominciare la valutazione stabilendo se l’oggetto che si desidera indagare sia uno stato d’ansia attualmente esperito dal soggetto o piuttosto una caratteristica strutturale, legata alla sua personalità e al suo stile di vita.

Misurazione dell’ansia. Tecniche di assessment. Lo State-Trait Anxiety Inventory (STAI-Y).

Uno strumento frequentemente utilizzato per la misurazione dell’ansia di stato e di tratto è lo State-Trait Anxiety Inventory (STAI-Y), ideato da Spielberger nel 1964 e stampato nel 1970 (Franceschina et al., 2004).

Lo STAI-Y si presenta suddiviso in due scale (Y1 e Y2), che valutano rispettivamente l’ansia di stato, tramite domande riferite a come il soggetto si sente al momento della somministrazione del questionario, e l’ansia di tratto, con domande che indagano come il soggetto si sente abitualmente (Franceschina et al., 2004). E’ possibile in tal modo operare una prima discriminazione tra l’ansia intesa come sintomo e l’ansia espressa come modalità abituale di risposta agli stimoli esterni (Lingiardi, 1991).

La costruzione di questo test iniziò nel 1964 con l’elaborazione di un unico gruppo di item, somministrato con modalità diverse, per la misurazione sia dell’ansia di stato che di quella di tratto. Successivamente, gli sviluppi teorici nella concezione dell’ansia ed i risultati delle ricerche empiriche indussero a modificare le procedure e gli item del test e fu messa a punto la forma X dello STAI. Più di 6000 studenti di High School, 600 pazienti neuropsichiatrici e ospedalizzati, 200 reclusi furono testati per la standardizzazione e la validazione della forma X del questionario (Spielberger, Gorsuch, 1968).

Nel 1979 Spielberger iniziò una sostanziale revisione della scala. Le ragioni principali che guidarono tale operazione furono:

  • sviluppare uno strumento di misura che discriminasse maggiormente i sentimenti di ansia dalla depressione e che permettesse una migliore diagnosi differenziale tra pazienti colpiti da disturbi d’ansia o da reazioni depressive;
  • migliorare la struttura della scala con un più adeguato bilanciamento tra le voci dell’ansia presente e dell’ansia assente;
  • sostituire alcune voci che si prestavano ad interpretazioni particolari.

Nella nuova forma Y fu sostituito il 30% degli item della forma X, migliorando le proprietà psicometriche di entrambe le sub-scale.
Lo State-Trait Anxiety Inventory forma Y (Spielberger, Gorsuch, Lushene, Vagg, Jacobs, 1983) (Traduzione italiana a cura di Pedrabissi, Santinello, 1989) è un questionario di autovalutazione, in forma di Scala Likert, dove il soggetto valuta su una scala da 1 a 4 (con 1 = per nulla e 4 = moltissimo) quanto diverse affermazioni si addicono al proprio comportamento. La STAI è composta da un totale di 40 domande, 20 riguardano l’ansia di stato (Y1) e 20 l’ansia di tratto (Y2).
L’ansia di stato indica quanto la persona si percepisca in ansia “proprio in quel momento” ed esprime una sensazione soggettiva di tensione e preoccupazione, comportamenti relazionali di evitamento (o avvicinamento eccessivo e prematuro) e un aumento dell’attività del sistema nervoso autonomo (incremento della frequenza cardiaca, della risposta galvanica…etc..) relativa ad una situazione stimolo, quindi transitoria e di intensità variabile; L’ansia di tratto si riferisce a come il soggetto si senta abitualmente, ad una condizione più duratura e stabile della personalità che caratterizza l’individuo in modo continuativo, indipendentemente da una situazione particolare [Spielberger, Gorsuch e Lushene, Vagg, Jacobs, 1983].

Misurazione dell’ansia. Tecniche di assessment. Lo State-Trait Anxiety Inventory (STAI-Y). Somministrazione del test

Lo STAI può essere somministrato sia a singole persone che a gruppi. L’inventario non ha limiti di tempo. Si impiegano circa 8 minuti per completare una delle scale e all’incirca 15 per completarle entrambe.
Le istruzioni complete per le scale di Tratto e di Stato sono stampate sulle schede del test.
Le istruzioni nelle due scale sono diverse: nella scala di Stato si chiede al soggetto di indicare come si sente adesso, in questo momento mentre nella scala di Tratto si chiede al soggetto di indicare come si sente abitualmente.
La scala di Stato viene sempre fatta compilare per prima poiché è sensibile alle condizioni nelle quali l’esaminato affronta il test ed il relativo punteggio può essere influenzato dal clima emotivo che si può creare se viene somministrata prima la scala di Tratto. Inoltre, le due sottoscale possono venire utilizzate anche separatamente ed indipendentemente l’una dall’altra. Si ricavano quindi due punteggi: uno per l’ansia di tratto ed uno per l’ansia di stato. Esempi di domande di tale strumento sono “mi sento turbato” o “mi sento indeciso”. La STAI, oltre ad essere stata ampiamente validata, è una scala largamente utilizzata ed è uno strumento assai agile ed economico nella somministrazione e nella quantificazione dei risultati.

Per una forma ridotta e semplificata di test di valutazione dell’ansia, e una immediata valutazione del tuo livello di ansia, puoi effettuare il test di autovalutazione dell’ansia di Zung

Bibliografia sull’ansia

Sull'Autore

Adriano Legacci

23 Commenti

  • Buonasera, mi servirebbe una informazione “al volo”.
    Qualcuno potrebbe dirmi quale é la Media e la SD (STAI Y1 e Y2) per l’Uomo e la Donna italiana?
    Ne ho bisogno per un lavoro, ma con urgenza…
    Grazie!
    Fiammetta

    • Ciao Fiammetta. Come certamente sai, la STAI è composta da un totale di 40 domande. 20 domande riguardano l’ansia di stato (Y1) e 20 domande sono tese a valutare l’ansia di tratto (Y2).
      L’ansia di stato indica quanto la persona si percepisca in ansia “in quel preciso istante”. L’ansia di tratto fa riferimento a come il soggetto si sente abitualmente, a prescindere dallo specifico stato attuale.

      Non siamo in possesso di dati precisi relativi alla SD e alla media negli uomini e nelle donne italiane. In linea generale il punteggio STAI totale è compreso tra 20 e 80 con un valore soglia predittivo di sintomatologia ansiosa posto a 40. Secondo un criterio scalare è possibile definire inoltre il livello di gravità: da 40 a 50 forma lieve, da 50 a 60 moderata, > di 60 grave.

    • Ciao Fiammetta, la STAI, State-Trait Anxiety Inventory – Forma Y viene somministrata ad adolescenti e adulti.

  • Salve, a me per un progetto di tesi, servirebbe sapere qual’è invece la media sulla sola scala STAI di stato, visto che si va a studiare l’ansia in un solo momento.
    immagino che i valori che cerco siano ricavabili facilmente da quelli già elencati da lei su un commento precedente (facendo diviso 2), ma nell’ignoranza preferisco chiedere di nuovo per esser sicuro.

  • Buongiorno, ho letto di casi in cui veniva utilizzato il test STAI -Y anche per valutare l’ansia nei bambini..è possibile?

    • Buongiorno Paola,
      Sembra che il test sia stato utilizzato in ricerche sugli effetti della clown terapia per ridurre l’ansia preoperatoria nei bambini (Vagnoli, Caprilli, Robiglio, & Messeri, 2005).
      La versione italiana è a cura di Pedrabissi e Santinello (1989) è stata però validata su campioni di adulti lavoratori, studenti delle scuole superiori e reclute militari italiane.

  • Buongiorno, dove posso trovare la versione italiana validata di Pedrabissi e Santinello? Mi servirebbe per la tesi.

    • Rosanella, Lo STAI-6 è una forma ridotta dello State-Trait Anxiety Inventory (solo 6 items) che viene somministrata in tutti quei casi in cui risulti impossibile somministrare il test in forma integrale. Come tutti i test di psicologia in Italia, l’acquisto può essere fatto presso GIUNTI OS – Organizzazioni Speciali

  • Buongiorno, ho letto il post sull’analisi dell’ansia con metodo STAI Y, sto usando questo test per il mio progetto di laurea, facendo compilare a 14 pazienti lo stesso questionario forma Y1 prima e dopo un trattamento terapeutico. Vorrei sapere come consiglia di analizzare i dati raccolti.
    Grazie

    • Sere, la domanda è molto interessante. E’ difficile purtroppo darti una risposta esauriente in questo spazio. In linea generale posso dirti che potrebbe essere utile analizzare i dati a livello descrittivo e successivamente effettuare test parametrici e analisi correlazionali. Per STAI-Y può essere importante tra l’altro effettuare un confronto dei risultati ottenuti con quelli del campione normativo di riferimento (Pedrabissi & Santiniello, 1989) suddividendo il tuo campione in base al genere, e attenendoti ai criteri indicati dall’autore originale del test STAI-Y (Spielberger et al., 1983).

  • Buon giorno, per la valutazione dell’ansia di tratto nella fascia d’età 9-14 è disponibile una scala simile? Grazie

    • Buongiorno Valentina,
      conosco studi effettuati su ragazzi di età superiore ai 12 anni utilizzando l’Anxiety Sensitivity Index for Children (ASIC).
      No so con certezza se lo strumento sia utilizzabile con ragazzi al di sotto dei 12 anni.

  • chiedo cortesemente se il test si può risomministrare per una verifica dopo 1 ora ; sto facendo una ricerca sugli effetti ansiogeni del caffè .

    • Gentile Illia, sì può effettuare il test ogni volta che lo desidera ma difficilimente la variabile “assunzione caffè” produrrà risulatati diversi. Mi faccia sapere.

  • Salve ho somministrato il test ad una paziente per valutare le conseguenze di un trauma sulla sintomatologia ansiogena . Ho effettuato lo scoring sul sito della giunti ma insieme ai punteggi ho notato che non viene dato un profilo/interpretazione dai punteggi ottenuti. Dove li posso trovare?

  • Vorrei sapere se questo strumento può essere utilizzato anche dagli infermieri. Sto scrivendo la mia tesi sull’ansia pre-anestesia, vorrei sapere se è possibile anche trovarla già tradotta in italiano. Grazie

    • Confermo che questo strumento può essere utilizzato anche dagli infermieri. Se trova qualche difficoltà mi faccia sapere.

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